giovedì, luglio 29, 2021

Seconda puntata del viaggio: Chi cerca trova... forse

 Eccoti qui la seconda puntata del mio viaggio nel meraviglioso mondo del marketing!



Questa puntata nasce da una mail che ho mandato a Marcello Cosa per aiutare me stessa a fare ordine nella mia testa.


Scrivere solo per me a volte non è sufficiente, ho bisogno di scriverlo per farlo capire a qualcun altro. Sarà capitato anche a te di avere bisogno di avere in mente una persona diversa per poter mettere in chiaro su carta qualcosa che al momento ti sembra inestricabile.

Nella roadmap MeLoInvento, nella fase 'cerca', Marcello mostra un modo operativo strutturato mediante tabelle excel per fare ordine tra le proprie competenze, inclinazioni, passioni, esperienze di lavoro e di vita, per individuare le aree in cui possiamo mettere in gioco una combinazione unica, totalmente nostra, e farne uno spazio di lavoro reale.

In pratica tutti noi abbiamo una miscela di esperienze e capacità e acquisizioni che a prima vista possono dare l'impressione di un guazzabuglio casuale o quasi, frutto magari, come nel mio caso, del famoso “impara l'arte e mettila da parte”. Anche tu hai sicuramente il tuo personale pot pourri.

Spesso in mezzo a tante cose abbozzate ci trovi anche le tue competenze vere, valide, che però rimangono in cantina senza poter essere messe a frutto, perchè magari nei lavori che ci capita di fare non sono richieste.
Alcune possono essere hard skills, come i nostri titoli di studio, le certificazioni, le qualifiche, altre possono rientrare tra le soft skills, non hanno un certificato, ma sono fondamentali, come un humus che nutre le radici delle nostre competenze certificate, mai sottovalutarle.

Mi sono buttata nella missione CERCA, per tre giorni, un vero parto 😅


Non perché non avessi cose da inserire, al contrario, ne avevo tante, troppe, alcune collegano aree diverse, altre se ne stanno gloriose ergendosi in solitaria come Mosè sul monte Sinai in attesa delle tavole della legge.


Poi, voglio essere molto ma molto sincera con te, ci sono alcune competenze, pure certificate, di cui voglio fare a meno, perché quando le ho acquisite mi pareva una figata assoluta, ma poi quando ho provato a lavorarci ho visto delle cose in quell'esperienza che mi hanno fatto detestare quello specifico mondo...


è capitato anche a te?


Quindi la seconda fase prevede di cancellare dalle liste le cose che non si legano a niente, che non hanno spendibilità professionale, oppure che non vuoi proprio fare!

Così dal mio 'cerca' sono emerse tre macroaree:

  • La prima è legata, ovviamente, all'Arte, come sai è la mia primaria area di studio, la mia prima passione, la cosa in cui ho le competenze più radicate.
    Ma Arte non solo come oggetto attivo di creazione, bensì anche come oggetto di lavoro sul percorso altrui, per aiutare altri artisti, come me, a trovare la loro cifra stilistica, o la loro direzione di movimento per nuotare senza essere risucchiati da un ambiente che definire vischioso e mortifero è poco.
    Anche il tema 'organizzazione eventi artistici differenti' è
    hot nel mio percorso.
    Dopo aver partecipato a tanti eventi e visto tanta roba priva di costrutto e ratio, so cosa andrebbe fatto per strutturare eventi che abbiano un senso che vada oltre al 'prendi i soldi e scappa' del curatore di turno.
    La curatela potrebbe diventare un campo di espansione per me, sicuramente, con un'ottica di rispetto verso gli artisti, soprattutto imparando come si fa a ottenere fondi da sponsor e non andando a pescare dalle tasche di artisti poveri come ragni come fanno i più.

  • La seconda macroarea è quella della psicologia, e conseguentemente della formazione.
    Potrebbe anche dirigermi, in linea ipotetica ma logica, verso il marketing con un'ottica neuropsicologica e/o psicosociale, ma chiaramente quest'area la metto in stand by perché sono ancora nel pieno del percorso di studi universitari proprio in questo ambito, ed essendo un terreno delicatissimo MAI mi permetterei di buttarmi senza avere terminato il percorso con un'adeguata formazione accademica.
    NB! Gli psicologi fai da te sono pericolosissimi, e non lo sanno, anzi voglio precisare che sono pericolosissimi
    soprattutto perché non lo sanno, e credono che basti avere 'lavorato su di sé' per fare supporto a terzi. Anzi, se per caso appartengono alla categoria 'penso di poter aiutare gli altri anche se non ho studiato, perchè ho lavorato a lungo su di me' qualche domandina sull'efficacia del lavoro che hanno fatto su di sé dovrebbero porsela, visto che uno che ha davvero lavorato bene su di sé non si improvviserebbe mai terapeuta. 😉

  • La terza, last but not least, è quella del turismo, ho anche un diploma di tecnico del turismo oltre a decenni di lavori sottopagati nei più svariati ambiti turistici.
    Poi, come già sai (
    vedi qui), ho il viaggio nel sangue, anche se i chiari di luna di questi ultimi anni mi hanno messa a riposo in questo senso.
    Ho una conoscenza della geografia decisamente sopra la media (adoro da sempre la geografia gli atlanti, le guide di viaggio quelle serie).
    Ho una autentica passione per le culture diverse, l'antropologia, le religioni (e pensare che non sono religiosa), i cibi diversi, le musiche etniche, l'archeologia, la simbologia, la mitologia, la natura, l'ecologia.
    Mi piacerebbe lavorare in questo ambito...
    ma non nel solito modo: blogging cose da fare e vedere cibi da provare...
    si magari pure questo marginalmente...
    mi piacerebbe trovare il modo di promuovere un turismo sostenibile culturalmente ed ecologicamente.
    Aiutare gli altri a scoprire il mondo in un modo nuovo, interfacciandosi davvero con le culture che incontrano, o anche se non destinati verso culture diverse, con i luoghi che incontrano, attraverso la conoscenza della cultura radicata sottostante, che magari un occhio attento non coglie, le leggende, i misteri, i miti, la storia delle persone che hanno fatto quel territorio, e ovviamente il cibo, che è parte della cultura materiale di un luogo, e non solo strumento di nutrimento e comfort per chi lo riceve e consuma. L'arte potrebbe rientrare dalla porta di servizio anche nell'area turismo.




Eccomi qui, hai visto quanta roba? Sono solo al secondo modulo, ma non so che fare con tutto ciò adesso...


suona tanto affascinante quello che è venuto fuori 😉…


ma mi chiedo cosa tra queste vie potrebbe diventare un modo autentico per soddisfare il bisogno di qualcuno che non sia io.

Naturalmente sono solo al principio della roadmap, e sono certa che il resto del percorso toglierà la nebbia da quello che ho in mano ora.


Ammetto che per un momento ho sognato che avrei potuto avere subito un'illuminazione sulla via di Damasco, ma voglio essere proprio sincera con te: non mi è mai capitato in tutta la mia vita 😆

Invidio da sempre quelli che fin da piccoli avevano un obiettivo chiaro, un talento univoco, una visione immediata di cosa volevano/potevano fare nella vita.

Non è mai stato il mio caso.


Da una parte ho la fortuna di essere versatile, poliedrica, adattabile, multidisciplinare...

dall'altra ho mille sirene che mi chiamano, e nessuna con una voce particolarmente accattivante, capace di zittire le altre una volta per tutte.

Se mi accompagni avrai il privilegio di vedere insieme a me cosa emerge dal mio sudato lavoro di bulino, come un novello Michelangelo guardo il pezzo di marmo grezzo e so che lì dentro c'è già la scultura finita, devo solo sudare sette camicie per sbozzare e poi andare sui dettagli, e alla fine levigare bene, per farla risplendere in tutta la sua unicità.

Alla prossima puntata!


Tiziana


https://linktr.ee/tizianagiammetta



lunedì, luglio 19, 2021

In viaggio insieme a me

 Ciao, da oggi se hai voglia ti offro di accompagnarmi in un viaggio…


Se ti va partiamo dal fatto che a 54 anni mi sono rimessa a studiare, mi sono iscritta all’Università, studio Scienze e tecniche della Psicologia Cognitiva, e moltissime delle discipline in cui ho dato esami (entro a settembre nel terzo anno) riportano anche tangenzialmente a temi che sfiorano la comunicazione online, ma anche il marketing.


Ora, chiaramente, non mi sono iscritta a quel corso per fare marketing.


Ma l'idea del marketing, inteso come la possibilità di trovare una dimensione professionale remunerata sul web non è una novità per me. 


Non entro qui nel merito del mio passato, studi,  lavoro, non sono qui per parlare di me, sono qui per parlare di un percorso, appassionante, fuori dai soliti schemi visti e rivisti nelle sponsorizzate sui social.


Sono una persona molto curiosa e clicco spesso sugli ads di cose che si avvicinano ai miei interessi, lo faccio per vedere come sono i dietro le quinte, e devo dire che di solito trovo le stesse tre o quattro formule, più o meno sempre la stessa minestra... così tra i tanti un bel giorno mi sono imbattuta in un alieno (e lo dico con tutto l'affetto del mondo) ovvero Marcello Cosa .


Tutto tranne che la solita minestra.


Sono approdata sulla landing page da un suo post, e per la prima volta ho potuto sentire un essere umano che parlava di cose, anche complesse, ma da essere UMANO…


Uno dei rari divulgatori/formatori capaci di toccare temi molto tecnici senza far calare la palpebra, ma soprattutto senza quella ipercarica ormonale piena di slogan che pare infettare chiunque si metta a parlare di marketing.


Inutile aggiungere che ha suscitato la mia curiosità di apprendista psicologa 😄  oltre a quella di apprendista professionista nel digitale.


Così sono balzata su, ho fatto un bel tuffo e mi sono iscritta a una newsletter diversa.


Anche solo il suo motto: Gentilezza, Empatia, Digital, sarebbe bastato a farmi desiderare di andare a vedere il gioco, e dove portava.


Il percorso attraverso le newsletter procede in modo intelligente, molto graduale, ricco di spunti da approfondire, di link, di bibliografia. Mai noioso, Marcello ha, oltre all'umorismo, anche il dono dell'uso delle metafore appropriate. Non c'è mai forzatura a comprare qualcosa, il link per il percorso MeLoInvento (poi scoprirete con me di che si tratta) c'è, ma mai una spinta, mai un conto alla rovescia, mai un'offertona imperdibile ora o mai più.


Sta lì, chi lo vuole sa dove trovarlo, chi non lo vuole trova comunque una ricchissima, generosissima, serie di mail che aprono un mondo diverso, un modo differente di vedere il mondo.


Mi piace l'approccio integrale, il ritorno a quella visione cara alla Gestalt, che spesso ritorna nei miei studi di psicologia cognitiva, secondo cui il tutto è più della somma delle parti.


Anche il percorso MeLoInvento, in cui alla fine ho chiesto di entrare, è così dopotutto, è più della somma delle sue parti.


Cosa ci faccio io, una non-ancor-psicologa e artista visiva in un percorso di marketing?


Esiste qualcosa che si possa chiamare psicologia e che possa chiamarsi fuori da quello che è lo scambio di valori? (il marketing alla fine è scambio di valori no?) ed esiste un artista, un comunicatore visivo, che non debba anche interessarsi in fondo, per completezza, di altri aspetti della comunicazione?


In questo sento di trovare un posto e un senso, tutt'altro che dissonante con il mio essere, è chiaro che il mio approccio cerca anche un senso, e devo dire che questo è il primo corso che si pone in questa dimensione, umana, concretamente umana, di senso, di comunicazione, di valore.


Mi piace anche l’approccio al tessuto sociale, il fare un passo in una direzione che sia non solo migliorativa per se stessi ma anche per promuovere una visione più lungimirante e collettiva. Uno sguardo al marketing che si discosta dalle quattro regolette fai da te, e dagli slogan strillati.


Somiglia piuttosto all'idea dell'Ikigai, in cui trovare il punto centrale, di incontro, tra ciò che ami, ciò che sai fare bene, ciò di cui il mondo ha bisogno e ciò per cui ti pagano, ma con una dimensione in più, l'attenzione al prossimo, la generosità, la gentilezza, il mettere gli altri al centro del mandala, e non se stessi, come amiamo fare noi occidentali.


Mi sento a casa in questo percorso. Mi può portare a sviluppare un lavoro in una chiave più simile ai valori che mi porto dentro. Mi chiedo se grazie a questo 'sensei' pugliese riuscirò ad andare oltre a questo 'io' che si respira ancora in questo scritto, e trovare un tu autentico, pieno di senso, a cui offrire un apporto di valore.


Adesso sono all'inizio di questo viaggio appassionante, ho seguito il suo consiglio di non saltare avanti a vedere passaggi successivi, sto scoprendo il cammino passo a passo, sto scoprendo i falsi miti dei funnel, dei metodi preconfezionati, soprattutto sto scoprendo molte comunicazioni ingannevoli in cui sono sicura che ti imbatti anche tu quotidianamente, ti posso fare l'esempio del 'pregiudizio di sopravvivenza', quella cosa in cui ti mostrano la correlazione apparentemente granitica tra una serie di persone di successo e un metodo 'infallibile'.


Una cosa del tipo se Musk mangia fragole a colazione, e Gates mangia fragole a colazione, e Bezos mangia fragole a colazione e sono tutti di successo, mangia pure tu ogni giorno fragole a colazione e non potrai non diventare un imprenditore di successo!


Giusto?


No!


Al netto del fatto che il consumo quotidiano di frutta, in particolare i frutti rossi, aiuta a prevenire il decadimento cognitivo e potrebbe migliorare il funzionamento del tuo cervello, non sono le fragole quotidiane a garantire la genialità e il successo, sicuramente non tutte le persone che consumano fragole finiscono per mettere in piedi multinazionali quotate in borsa, i più si limitano ad essere felicemente in sovrappeso, specie se con le fragole ci mettono la panna 😁


Ora, uno dei problemi che ci troviamo ad affrontare noi che vogliamo provare a offrire nostre competenze nel selvaggio mondo del web, è quello di trovare un pubblico che le voglia, queste competenze, e capire anche se e quali competenze offrire.


Al momento sto affrontando questo passaggio nel percorso MeLoInvento... ecco l'ho chiamato percorso, ma Marcello dice chiaramente che non sa neppure lui davvero come chiamarlo, il termine appropriato sarebbe framework, ma ho apprezzato particolarmente il suggerimento che gli ha proposto un altro suo allievo, roadmap.


Evocativo roadmap!


Sono una viaggiatrice (quando posso) essendo stata comproprietaria per 15 gloriosi anni, con Matteo, mio marito, di un camper VW Westfalia (un California se te lo stessi chiedendo) non posso non riconoscere la bellezza di un viaggio, anche avventuroso, su un mezzo che ti permette di girare e fermarti ovunque in libertà.


In questo caso paragono al mio westy il web, ma per fare il viaggio senza incidenti serve comunque un navigatore, o anche uno di quegli amatissimi atlanti stradali cartacei che ho sempre tenuto con me, anche dopo l'avvento dei navigatori, e con quattro ruote e tanta voglia di godersi il viaggio così si può andare alla scoperta del mondo.


La roadmap di Marcello la vedo un po' come uno di quei meravigliosi stradari, permette di muoversi liberamente, ma avendo una mappa di riferimento affidabile e rodata.


Non lo vedo come uno di quegli odiosissimi navigatori in cui una voce pedante ti dice continuamente dove svoltare, mentre legge i nomi delle vie sbagliati, e spesso ti porta fuori strada... ecco quelli mi fanno venire in mente più certi guru di corsi di marketing dai toni roboanti, pieni di “fa così, fa colà” con ricette pronte uguali per tutti.


Marcello pur offrendo una mappa affidabile, offre un viaggio personalizzabile, che si adatta a te in modo unico, come unico sei tu.


Se hai voglia di seguirmi questa sarà la prima puntata del mio viaggio, sali sul mio Westy e andiamo!



https://linktr.ee/tizianagiammetta




giovedì, luglio 15, 2021

Vieste luglio e agosto 2021 - collettiva d'arte Nikephoros

Due nuovi quadri, per una mostra a Vieste. Prossimamente foto e dettagli sulla mostra. Alla fine del post uno dei video ufficiali in cui compaiono i miei quadri.

Se hai voglia di andare a vederli dal vivo li trovi esposti qui:


i lavori esposti sono due, Analisys
40x40 cm tecnica mista su base acrilica su tela
https://www.facebook.com/TizianaTirthaGiammetta/posts/184513620344577



e Persefone tecnica mista su base acrilica su tela, questa volta 50x70 cm
e su questo c'è una storia da raccontare:

Ci sono lavori che a volte senti che non hanno ancora una casa. Oggi ne ho ripreso uno, dopo aver studiato sul senso che per me aveva il concetto sottostante, di quello che può sembrare un semplice ritratto fatto in modo rapido, gestuale, ma che nasceva da un preciso intento che c'era ma non si era però ancora manifestato visivamente.
Così "Persefone" ha trovato il suo posto, le sue due anime, quella infera e quella supera, i due sguardi su due mondi diversi, che generano nel mito l'avvicendarsi delle stagioni, quando Persefone soggiorna nell'Ade l'inverno con i suoi rigori e la sua attesa, quando torna nel mondo lo sbocciare della primavera, il risveglio dei semi, il rigoglio delle messi nei campi.
A voi scegliere quale sguardo (quello velato di azzurro o quello di rosso) appartiene a un mondo o all'altro. Le labbra, leggermente schiuse, sussurrano il segreto che solo chi dimora nei due mondi conosce. In profundo lux... #affordableart


https://www.facebook.com/TizianaTirthaGiammetta/posts/196799109116028