Ciao, da oggi se hai voglia ti offro di accompagnarmi in un viaggio…
Se ti va partiamo dal fatto che a 54 anni mi sono rimessa a studiare, mi sono iscritta all’Università, studio Scienze e tecniche della Psicologia Cognitiva, e moltissime delle discipline in cui ho dato esami (entro a settembre nel terzo anno) riportano anche tangenzialmente a temi che sfiorano la comunicazione online, ma anche il marketing.
Ora, chiaramente, non mi sono iscritta a quel corso per fare marketing.
Ma l'idea del marketing, inteso come la possibilità di trovare una dimensione professionale remunerata sul web non è una novità per me.
Non entro qui nel merito del mio passato, studi, lavoro, non sono qui per parlare di me, sono qui per parlare di un percorso, appassionante, fuori dai soliti schemi visti e rivisti nelle sponsorizzate sui social.
Sono una persona molto curiosa e clicco spesso sugli ads di cose che si avvicinano ai miei interessi, lo faccio per vedere come sono i dietro le quinte, e devo dire che di solito trovo le stesse tre o quattro formule, più o meno sempre la stessa minestra... così tra i tanti un bel giorno mi sono imbattuta in un alieno (e lo dico con tutto l'affetto del mondo) ovvero Marcello Cosa .
Tutto tranne che la solita minestra.
Sono approdata sulla landing page da un suo post, e per la prima volta ho potuto sentire un essere umano che parlava di cose, anche complesse, ma da essere UMANO…
Uno dei rari divulgatori/formatori capaci di toccare temi molto tecnici senza far calare la palpebra, ma soprattutto senza quella ipercarica ormonale piena di slogan che pare infettare chiunque si metta a parlare di marketing.
Inutile aggiungere che ha suscitato la mia curiosità di apprendista psicologa 😄 oltre a quella di apprendista professionista nel digitale.
Così sono balzata su, ho fatto un bel tuffo e mi sono iscritta a una newsletter diversa.
Anche solo il suo motto: Gentilezza, Empatia, Digital, sarebbe bastato a farmi desiderare di andare a vedere il gioco, e dove portava.
Il percorso attraverso le newsletter procede in modo intelligente, molto graduale, ricco di spunti da approfondire, di link, di bibliografia. Mai noioso, Marcello ha, oltre all'umorismo, anche il dono dell'uso delle metafore appropriate. Non c'è mai forzatura a comprare qualcosa, il link per il percorso MeLoInvento (poi scoprirete con me di che si tratta) c'è, ma mai una spinta, mai un conto alla rovescia, mai un'offertona imperdibile ora o mai più.
Sta lì, chi lo vuole sa dove trovarlo, chi non lo vuole trova comunque una ricchissima, generosissima, serie di mail che aprono un mondo diverso, un modo differente di vedere il mondo.
Mi piace l'approccio integrale, il ritorno a quella visione cara alla Gestalt, che spesso ritorna nei miei studi di psicologia cognitiva, secondo cui il tutto è più della somma delle parti.
Anche il percorso MeLoInvento, in cui alla fine ho chiesto di entrare, è così dopotutto, è più della somma delle sue parti.
Cosa ci faccio io, una non-ancor-psicologa e artista visiva in un percorso di marketing?
Esiste qualcosa che si possa chiamare psicologia e che possa chiamarsi fuori da quello che è lo scambio di valori? (il marketing alla fine è scambio di valori no?) ed esiste un artista, un comunicatore visivo, che non debba anche interessarsi in fondo, per completezza, di altri aspetti della comunicazione?
In questo sento di trovare un posto e un senso, tutt'altro che dissonante con il mio essere, è chiaro che il mio approccio cerca anche un senso, e devo dire che questo è il primo corso che si pone in questa dimensione, umana, concretamente umana, di senso, di comunicazione, di valore.
Mi piace anche l’approccio al tessuto sociale, il fare un passo in una direzione che sia non solo migliorativa per se stessi ma anche per promuovere una visione più lungimirante e collettiva. Uno sguardo al marketing che si discosta dalle quattro regolette fai da te, e dagli slogan strillati.
Somiglia piuttosto all'idea dell'Ikigai, in cui trovare il punto centrale, di incontro, tra ciò che ami, ciò che sai fare bene, ciò di cui il mondo ha bisogno e ciò per cui ti pagano, ma con una dimensione in più, l'attenzione al prossimo, la generosità, la gentilezza, il mettere gli altri al centro del mandala, e non se stessi, come amiamo fare noi occidentali.
Mi sento a casa in questo percorso. Mi può portare a sviluppare un lavoro in una chiave più simile ai valori che mi porto dentro. Mi chiedo se grazie a questo 'sensei' pugliese riuscirò ad andare oltre a questo 'io' che si respira ancora in questo scritto, e trovare un tu autentico, pieno di senso, a cui offrire un apporto di valore.
Adesso sono all'inizio di questo viaggio appassionante, ho seguito il suo consiglio di non saltare avanti a vedere passaggi successivi, sto scoprendo il cammino passo a passo, sto scoprendo i falsi miti dei funnel, dei metodi preconfezionati, soprattutto sto scoprendo molte comunicazioni ingannevoli in cui sono sicura che ti imbatti anche tu quotidianamente, ti posso fare l'esempio del 'pregiudizio di sopravvivenza', quella cosa in cui ti mostrano la correlazione apparentemente granitica tra una serie di persone di successo e un metodo 'infallibile'.
Una cosa del tipo se Musk mangia fragole a colazione, e Gates mangia fragole a colazione, e Bezos mangia fragole a colazione e sono tutti di successo, mangia pure tu ogni giorno fragole a colazione e non potrai non diventare un imprenditore di successo!
Giusto?
No!
Al netto del fatto che il consumo quotidiano di frutta, in particolare i frutti rossi, aiuta a prevenire il decadimento cognitivo e potrebbe migliorare il funzionamento del tuo cervello, non sono le fragole quotidiane a garantire la genialità e il successo, sicuramente non tutte le persone che consumano fragole finiscono per mettere in piedi multinazionali quotate in borsa, i più si limitano ad essere felicemente in sovrappeso, specie se con le fragole ci mettono la panna 😁
Ora, uno dei problemi che ci troviamo ad affrontare noi che vogliamo provare a offrire nostre competenze nel selvaggio mondo del web, è quello di trovare un pubblico che le voglia, queste competenze, e capire anche se e quali competenze offrire.
Al momento sto affrontando questo passaggio nel percorso MeLoInvento... ecco l'ho chiamato percorso, ma Marcello dice chiaramente che non sa neppure lui davvero come chiamarlo, il termine appropriato sarebbe framework, ma ho apprezzato particolarmente il suggerimento che gli ha proposto un altro suo allievo, roadmap.
Evocativo roadmap!
Sono una viaggiatrice (quando posso) essendo stata comproprietaria per 15 gloriosi anni, con Matteo, mio marito, di un camper VW Westfalia (un California se te lo stessi chiedendo) non posso non riconoscere la bellezza di un viaggio, anche avventuroso, su un mezzo che ti permette di girare e fermarti ovunque in libertà.
In questo caso paragono al mio westy il web, ma per fare il viaggio senza incidenti serve comunque un navigatore, o anche uno di quegli amatissimi atlanti stradali cartacei che ho sempre tenuto con me, anche dopo l'avvento dei navigatori, e con quattro ruote e tanta voglia di godersi il viaggio così si può andare alla scoperta del mondo.
La roadmap di Marcello la vedo un po' come uno di quei meravigliosi stradari, permette di muoversi liberamente, ma avendo una mappa di riferimento affidabile e rodata.
Non lo vedo come uno di quegli odiosissimi navigatori in cui una voce pedante ti dice continuamente dove svoltare, mentre legge i nomi delle vie sbagliati, e spesso ti porta fuori strada... ecco quelli mi fanno venire in mente più certi guru di corsi di marketing dai toni roboanti, pieni di “fa così, fa colà” con ricette pronte uguali per tutti.
Marcello pur offrendo una mappa affidabile, offre un viaggio personalizzabile, che si adatta a te in modo unico, come unico sei tu.
Se hai voglia di seguirmi questa sarà la prima puntata del mio viaggio, sali sul mio Westy e andiamo!
https://linktr.ee/tizianagiammetta
Wow, la premessa è molto intusiasnante,sono sicuro che sarà una bellissima avventura.
RispondiEliminaUn grande in bocca al lupo affettuoso per l'avventura che ti apprestiamo ad iniziare.