Con un po’ di fatica riesce ad avere il permesso di inserire una sua foto con eyeborg per il passaporto perché ritiene che l’apparecchiatura fa parte della sua immagine. Da quel momento è considerato il primo cyborg del mondo. Harbisson sostiene di essere diventato un cyborg quando l'unione tra il suo organismo e la cibernetica ha creato un nuovo tessuto neuronale nel suo cervello, che gli permette di percepire i colori attraverso un nuovo senso: "Non è l'unione tra l'eyeborg e la mia testa a convertirmi in un cyborg ma l'unione tra il software e il mio cervello".
A 16 anni iniziò lo studio delle Belle Arti con un permesso speciale per l'utilizzo esclusivo di bianco, nero e grigi nelle sue opere. Le sue prime opere sono tutte in bianco e nero. Anche in musica ha adottato, in modo naturale, come istrumento il piano perché era bianco e nero.
Nell'ottobre 2003 Harbisson conosce, nell’università, Adam Montandon un professionista della cibernetica e gli racconta la propria condizione visuale. Da quel momento iniziano a lavorare insieme sul progetto dell’Eyeborg. Nel 2007 Harbisson incontra Peter Kese, un programmatore software che gli offre di sviluppare l'eyeborg in modo da permettere di percepire anche la saturazione e non soltanto i toni di colore. In poche settimane crea un nuovo modello di eyeborg con cui può percepire fino a 360 sfumature di colore attraverso i microtonie di saturazione. Più tardi uno studente universitario sviluppa l'eyeborg in un chip permettendogli di farsi impiantare lo strumento e di ascoltare colori che superano i limiti della percezione umana, come l'infrarosso e l'ultravioletto.
“La magia delle uova è che sono come dei carillon, se le apri ci trovi un fa diesis”
guardatevi questo video:
http://www.ted.com/talks/
(Ringrazio Anna Barcellona per questo articolo)