sabato, giugno 22, 2013
domenica, giugno 02, 2013
sabato, maggio 04, 2013
Il colore come suono
Neil Harbisson (1982) è nato con un deficit visivo genetico, l'acromatopsia, che gli consente di vedere il mondo solo in bianco e nero. Dal 2004 indossa sulla testa un eyeborg –una camera che, collegata a un computer che porta nello zaino, legge le onde elettromagnetiche della luce e le trasforma in onde sonore, che sono note musicali- per cui lui non solo è capace di attribuire un suono ad ogni colore, ma anche un colore ad ogni suono, dopo aver memorizzato le frequenze relative ad ogni colore interpretandole come una scala di colori.
Con un po’ di fatica riesce ad avere il permesso di inserire una sua foto con eyeborg per il passaporto perché ritiene che l’apparecchiatura fa parte della sua immagine. Da quel momento è considerato il primo cyborg del mondo. Harbisson sostiene di essere diventato un cyborg quando l'unione tra il suo organismo e la cibernetica ha creato un nuovo tessuto neuronale nel suo cervello, che gli permette di percepire i colori attraverso un nuovo senso: "Non è l'unione tra l'eyeborg e la mia testa a convertirmi in un cyborg ma l'unione tra il software e il mio cervello".
A 16 anni iniziò lo studio delle Belle Arti con un permesso speciale per l'utilizzo esclusivo di bianco, nero e grigi nelle sue opere. Le sue prime opere sono tutte in bianco e nero. Anche in musica ha adottato, in modo naturale, come istrumento il piano perché era bianco e nero.
Nell'ottobre 2003 Harbisson conosce, nell’università, Adam Montandon un professionista della cibernetica e gli racconta la propria condizione visuale. Da quel momento iniziano a lavorare insieme sul progetto dell’Eyeborg. Nel 2007 Harbisson incontra Peter Kese, un programmatore software che gli offre di sviluppare l'eyeborg in modo da permettere di percepire anche la saturazione e non soltanto i toni di colore. In poche settimane crea un nuovo modello di eyeborg con cui può percepire fino a 360 sfumature di colore attraverso i microtonie di saturazione. Più tardi uno studente universitario sviluppa l'eyeborg in un chip permettendogli di farsi impiantare lo strumento e di ascoltare colori che superano i limiti della percezione umana, come l'infrarosso e l'ultravioletto.
“La magia delle uova è che sono come dei carillon, se le apri ci trovi un fa diesis”
guardatevi questo video:
http://www.ted.com/talks/ neil_harbisson_i_listen_to_colo r.html
(Ringrazio Anna Barcellona per questo articolo)
Con un po’ di fatica riesce ad avere il permesso di inserire una sua foto con eyeborg per il passaporto perché ritiene che l’apparecchiatura fa parte della sua immagine. Da quel momento è considerato il primo cyborg del mondo. Harbisson sostiene di essere diventato un cyborg quando l'unione tra il suo organismo e la cibernetica ha creato un nuovo tessuto neuronale nel suo cervello, che gli permette di percepire i colori attraverso un nuovo senso: "Non è l'unione tra l'eyeborg e la mia testa a convertirmi in un cyborg ma l'unione tra il software e il mio cervello".
A 16 anni iniziò lo studio delle Belle Arti con un permesso speciale per l'utilizzo esclusivo di bianco, nero e grigi nelle sue opere. Le sue prime opere sono tutte in bianco e nero. Anche in musica ha adottato, in modo naturale, come istrumento il piano perché era bianco e nero.
Nell'ottobre 2003 Harbisson conosce, nell’università, Adam Montandon un professionista della cibernetica e gli racconta la propria condizione visuale. Da quel momento iniziano a lavorare insieme sul progetto dell’Eyeborg. Nel 2007 Harbisson incontra Peter Kese, un programmatore software che gli offre di sviluppare l'eyeborg in modo da permettere di percepire anche la saturazione e non soltanto i toni di colore. In poche settimane crea un nuovo modello di eyeborg con cui può percepire fino a 360 sfumature di colore attraverso i microtonie di saturazione. Più tardi uno studente universitario sviluppa l'eyeborg in un chip permettendogli di farsi impiantare lo strumento e di ascoltare colori che superano i limiti della percezione umana, come l'infrarosso e l'ultravioletto.
“La magia delle uova è che sono come dei carillon, se le apri ci trovi un fa diesis”
guardatevi questo video:
http://www.ted.com/talks/
(Ringrazio Anna Barcellona per questo articolo)
mercoledì, marzo 13, 2013
"Egos" IV Edition
Mostra Internazionale d'Arte Contemporanea
18 - 24 marzo 2013
c/o Royal Opera Arcade Gallery
Londra - Pall Mall Street, Sw1y 4U Y – Regno Unito
http://roa-galleria.com/
La rassegna, a cura di Rosi Raneri, critico d’arte e direttore artistico, si terrà presso la Royal Opera Arcade Gallery situata a Westminster, nel cuore di Londra, United Kingdom.
La quarta edizione della mostra avrà luogo dal 18 al 24 marzo 2013 con Opening il giorno 18 marzo h. 18:00
La mostra Egos intende individuare differenti "identità" artistiche e delinearne i loro caratteri. Si mostra in tal modo l'esegesi di differenti individualità, stili e percorsi di artisti italiani e internazionali, che volgono le proprie espressioni artistiche all'affermazione della propria analisi e del proprio Ego all’interno del panorama odierno contemporaneo.
La partecipazione è aperta ad artisti italiani e internazionali operanti nei campi della pittura, scultura, fotografia, arte digitale e altri ambiti artistici.
La rassegna, a cura di Rosi Raneri, critico d’arte e direttore artistico, si terrà presso la Royal Opera Arcade Gallery situata a Westminster, nel cuore di Londra, United Kingdom.
La quarta edizione della mostra avrà luogo dal 18 al 24 marzo 2013 con Opening il giorno 18 marzo h. 18:00
La mostra Egos intende individuare differenti "identità" artistiche e delinearne i loro caratteri. Si mostra in tal modo l'esegesi di differenti individualità, stili e percorsi di artisti italiani e internazionali, che volgono le proprie espressioni artistiche all'affermazione della propria analisi e del proprio Ego all’interno del panorama odierno contemporaneo.
La partecipazione è aperta ad artisti italiani e internazionali operanti nei campi della pittura, scultura, fotografia, arte digitale e altri ambiti artistici.
Iscriviti a:
Post (Atom)